
Negli ultimi anni, il fenomeno ha conosciuto una battuta d'arresto. Nel 2012, per la prima volta, le separazioni sono diminuite - -0,6% - e in ulteriore calo - -5,8% - sono i divorzi. Gli italiani si vogliono più bene? No, semplicemente, per gli esperti, avrebbero imparato a fare i conti meglio. In base ai dati di Coldiretti, chi divorzia affronta “un costo della vita superiore del 66% rispetto a quello medio di ogni componente di una famiglia tipo”.
Secondo una ricerca di Immobiliare.it, “per oltre quattro separati su dieci la condizione finanziaria è nettamente peggiorata”. E “ben 227mila italiani continuano a pagare le rate del mutuo nonostante non vivano più nella casa coniugale”. Il problema è anche nei tempi ancora lunghi delle pratiche, che vedono aumentare il “turismo divorzile”, ossia viaggi all'estero – specie in Spagna – per sfruttare iter più rapidi. Dopo il viaggio di nozze, quello di separazione.